La ruggine è una malattia fungina delle foglie di gerani zonali, causata dal fungo Puccinia pelargonii-zonalis, non attacca altre specie, nemmeno i Parigini.
Nasce in Africa australe, ma è diffusa in tutta la maggior parte del mondo, è giunta in Italia nel 1966. L'infezione interessa al 99% le foglie, raramente i piccioli, mai le radici e lo stelo.
La ruggine richiede condizioni di umidità per germinare ed infettare, la malattia è spesso più grave nei mesi più freddi ma può essere molto dannosa durante le estati umide. Le spore del fungo vengono sparse dal vento, dagli spruzzi d'acqua sulle foglie e attraverso i tagli. Purtroppo, la malattia può avere un lungo periodo di latenza, il fungo può essere presente nelle foglie per circa due settimane prima della comparsa dei sintomi e in questo tempo possono infettarsi altri pelargoni zonali. Sulla superficie superiore della foglia si formano macchie clorotiche di dimensioni di 5-8 mm, in corrispondenza di esse sulla pagina inferiore appaiono piccole pustole arancione intenso che rilasciano una polverina, spesso le spore della ruggine si riuniscono in anelli concentrici. Negli attacchi gravi, le spore possono anche apparire sulla superficie superiore delle foglie che ingialliscono e cadono, indebolendo la pianta.
L’infezione si contrasta tagliando ed eliminando le foglie colpite, evitando le bagnature serali per non permettere alle foglie di rimanere a lungo bagnate e facilitare la diffusione delle spore e irrorando prodotti a base di Poltiglia bordolese (sintomi iniziali) Bitertonol ( Baycor) Penconazolo ( Topas prodotto sistemico ).
Pustole sulla pagina inferiore
Macchie clorotiche sulla pagina superiore
Negli attacchi gravi le spore possono comparire anche sulla pagina su-
periore della foglia.
Macchie clorotiche (YL) piccole pustole (SL)
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